Piante velenose per i bambini, i cani e i gatti

9 Luglio 2020 GIARDINO , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Piante velenose per i bambini

Tra tante bellezze la natura offre anche delle piante velenose per i bambini o per eventuali animali da compagnia particolarmente curiosi. Piante che, se abbiamo bimbi molto piccoli o animali domestici, sarebbe bene evitare di tenere in casa o in giardino.

Piante velenose per i bambini

I fagioli rossi e neri dell’Abro (Abrus precatorius), che gli devono il soprannome di fagiolo corallino, contengono abrina, una sostanza velenosa che provoca un calo della pressione sanguigna e problemi a milza, reni e fegato.

Per i suoi incantevoli fiori viola e gialli l’Aconito (Aconitum) viene talvolta utilizzato come pianta decorativa ma cresce anche spontaneo. I fiori non vanno raccolti: in greco akoniton significa pianta velenosa.

Le bacche nere della Belladonna (Atropa belladonna) sono velenose per l’uomo e provocano bruciore alla bocca fino a crampi, convulsioni e conseguenze più gravi. Meglio evitarla se abbiamo bambini in giardino.

Dell’Oleandro comune (Nerium oleander) sono tossiche tutte le parti: le foglie, i semi e anche la corteccia. Contiene un cardiotossico che può causare bradicardia, aumento della frequenza respiratoria, disturbi gastrici come nausea e bruciori, disturbi al sistema nervoso centrale fino alla morte.

Le foglie del Rabarbaro (Rheum rhabarbarum) sono tossiche e non bisogna abusarne. Ne è vietata l’assunzione alle donne in stato di gravidanza e i bambini al di sotto di 2 anni.

Lo Stramonio (Datura stramonium), detto anche erba del diavolo o erba delle streghe, produce un frutto spinoso che contiene dei semi neri molto tossici. Tutta la pianta contiene alcaloidi che possono causare palpitazioni, delirio e in casi gravi la morte.

Piante velenose e tossiche per cani e gatti

Oltre alle piante elencate qui sopra, in presenza di cani e gatti dobbiamo stare attenti anche ad altre specie. Il livello di pericolosità e di intossicazione dipende anche dalle dimensioni dell’animale e delle quantità mangiate.

Le siepi di Lauroceraso o di Tasso andrebbero evitate sia per le foglie che per le bacche. Anche le foglie di Edera possono provocare disturbi gastrici o complicazioni respiratorie.

Tra le piante fiorite, oltre all’Oleandro già citato nell’elenco precedente, troviamo anche le Ortensie, i Ciclamini, i Glicini e le Azalee che possono provocare disturbi gastrointestinali a cani e gatti. I fiori di Glicine possono provocare invece attacchi di vomito, coliti e dolori addominali, mentre quelli di Azalea possono essere fatali. Il Mughetto influenza la circolazione del sangue e paralizza il battito cardiaco fino alla morte.

Tra le piante d’appartamento ci sono alcune specie che andrebbero evitate in presenza di cani e gatti. La Dieffenbachia e il Filodendro possono portare irritazioni ai gatti di vario tipo, da coliti e gonfiori a irritazioni alla gola che possono rendere difficile il respiro.

Anche il Vischio, l’Agrifoglio e la Stella di Natale hanno bacche tossiche per cani e gatti. Se volete usarli come decorazione natalizia, appendeteli in alto.

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