La mancanza di un programma di concimazione del prato è spesso la causa dei problemi che possono insorgere nel tappeto erboso. Un prato ben nutrito, folto e con radici ben affrancate risulta infatti più resistente anche alle erbe infestanti e ai funghi.
La concimazione del prato: perché è importante
L’erba esige nutrimento costante per rimanere densa e verde.
I concimi apportati durante la preparazione del letto di semina nutrono l’erba nella prima fase di sviluppo. Successivamente è importante rispettare un programma annuale di manutenzione, che preveda anche la concimazione.
L’Azoto è l’elemento nutritivo principale: serve per l’accrescimento della pianta, l’allungamento del ciclo vitale e il colore intenso.
In genere si utilizza l’Azoto nei concimi ternari completi, associato a Fosforo e Potassio. Questi concimi riportano sulla confezione la sigla di questi tre elementi chimici (NPK). Spesso questi concimi sono integrati con microelementi utili, come il ferro (Fe).
Quali prodotti usare
Possiamo utilizzare dei fertilizzanti a lenta cessione da somministrare 3 volte all’anno, nei mesi di marzo, giugno e settembre. Il concime a lenta cessione rilascia gradualmente le sostanze nutritive, rendendole disponibili per le radici con continuità per circa 3-4 mesi.
Prima di effettuare una nuova semina, è consigliabile preparare preventivamente il letto di semina con un concime granulare ad alto tenore di Fosforo, per attivare la radicazione, stimolare lo sviluppo del germoglio e migliorare la fase di attecchimento iniziale.
Come concimare
Su prati medio-piccoli possiamo concimare manualmente, camminando con passo continuo e costante per garantire uniformità. In alternativa possiamo utilizzare un carrello spandiconcime.
Su superfici grandi è più comodo utilizzare un trattorino o rider, al quale potremo agganciare come accessorio uno spandiconcime.
La distribuzione deve essere uniforme per evitare di lasciare aree non concimate o punti bruciati da un eccesso. Dopo l’intervento, si innaffia per favorire l’assorbimento dei nutrienti.
I concimi organici
Se non vogliamo utilizzare concimi chimici sul nostro prato, possiamo ricorrere a prodotti di origine naturale.
Il più diffuso è il letame, da usare sotto forma di stallatico secco, in pellet: più comodo da distribuire e non genera cattivi odori.
Anche l’humus di lombrico, la cornunghia e la pollina sono concimi organici ricchi di azoto. Spesso vengono usati per integrare l’azione dei fertilizzanti di sintesi, ma possono sostituirli su un prato sano e un terreno già molto fertile.
Il Solfato di Ferro è un altro concime consentito in agricoltura biologica, utile per apportare Ferro ai tappeti erbosi ma anche alle piante acidofile. Sui prati svolge un’azione rinverdente ed esplica un’efficace azione rinforzante contro le infestanti. È in formato micro granulare e si usa da marzo a ottobre.
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