La Erba di Santa Barbara comune (Barbarea vulgaris) è una pianta erbacea perenne che cresce anche spontaneamente, nei luoghi umidi e ai bordi dei fossi, e viene raccolta per le giovani foglie. Sono molto profumate e in cucina possono essere utilizzate cotte in minestroni e zuppe, oppure crude nelle insalate miste primaverili. Ma in piccole dosi poichè il gusto amaro-senapato è molto acuto.
L’Erba di Santa Barbara viene utilizzata anche in erboristeria. Viene usate per uso interno, come per esempio l’infuso delle foglie, oppure per uso esterno come il macerato oleoso che si ottiene dalle sue foglie.
Fa parte della famiglia delle Brassicaceae e tutta la pianta emana un odore caratteristico.
Erba di Santa Barbara: consigli per la coltivazione
La semina può essere anticipata in una serra protetta, in marzo. In seguito può essere seminata direttamente all’aperto, in un luogo soleggiato, possibilmente tra aprile-maggio oppure agosto-ottobre.
Le giovani foglioline si raccolgono da maggio a settembre.
Può essere coltivata anche in vaso, sul terrazzo, avendo cura di utilizzare un terriccio per piante orticole e consentito in agricoltura biologica. Poichè le sostanze nutritive contenute nel piccolo pane di terra tendono a esaurirsi, è consigliabile apportare il necessario nutrimento con un concime liquido bio per piante orticole, da diluire nell’acqua per l’irrigazione ogni 15 giorni, durante il periodo vegetativo (da marzo a settembre).
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