Imparare a usare il Litotamnio in giardino può essere utile per contenere lo sviluppo dei parassiti e dei funghi e correggere l’acidità del pH del suolo.
Come usare il Litotamnio in giardino
L’impossibilità di acquistare agrofarmaci di sintesi ci obbliga ad adottare strategie preventive per limitare la presenza di insetti parassiti fitofagi o delle spore delle principali malattie fungine. Alludiamo quindi a insetti come gli Afidi o le Tignole e a malattie come la Ticchiolatura, la Peronospora o l’Odio detto Mal Bianco.
L’utilizzo di prodotti naturali e di origine organica è importante ancora di più quando si tratta delle piante da frutto e quelle per l’orto. Prodotti che dovremo mangiare e che coltiveremo nel modo più naturale possibile.
Una delle frecce al nostro arco per difendere le nostre colture in modo naturale è il Litotamnio, una soluzione consentita in agricoltura biologica.
Una soluzione consentita in agricoltura biologica
Il Litotamnio è una polvere calcarea naturale di origine marina, ottenuta dalla micronizzazione delle alghe corallinacee tramite macinazione meccanica. Sono organismi multicellulari capaci di produrre depositi di carbonati di Calcio sulla loro superficie.
Proprio per l’elevato contenuto di carbonato di Calcio e di Magnesio viene usato anche come concime per migliorare la qualità del suolo in presenza di terreni troppo acidi.
L’uso più interessante è però l’applicazione fogliare che crea una barriera elastica impenetrabile da parte degli insetti e forma un habitat non adatto allo sviluppo di funghi a causa della sua consistenza molto basica.
Il Litotamnio è consentito in agricoltura biologica e può essere utilizzato sia sulle piante ornamentali sia su quelle edibili (orto, frutto, ecc.).
Quando le temperature iniziano ad alzarsi, prima dell’arrivo degli insetti si nebulizza il Litotamio sulle foglie, diluendolo in acqua e seguendo le dosi consigliate (circa 50 grammi ogni 10 litri d’acqua). Ripetere il trattamento ogni dieci giorni o in presenza dei parassiti.
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