Come ridurre i consumi di acqua in giardino

1 Giugno 2023 GIARDINO

ridurre i consumi di acqua in giardino

Ridurre i consumi di acqua in giardino sta diventando una priorità per molti appassionati di giardinaggio. Nell’estate 2022 le risorse idriche sono state ridotte e in molti Comuni è stato vietato l’uso per irrigare i giardini. Meglio correre ai ripari e adottare alcuni comportamenti utili per ridurre gli effetti e i danni della siccità.

Ecco 7 consigli utili per contenere i consumi di acqua per la manutenzione degli spazi verdi.

Come ridurre i consumi di acqua in 7 mosse

  1. Scegliamo piante adatte. Ci sono piante che tollerano meglio la siccità rispetto ad altre. Spesso si tratta di piante mediterranee che crescono anche meglio nel clima italiano. Ma anche l’Africa e l’Australia offrono molte piante, anche da fiore, che tollerano bene il caldo e hanno basse esigenze idriche.
  2. La raccolta dell’acqua piovana. È una risorsa gratuita ed è anche meglio di quella dell’acquedotto poiché non contiene cloro o calcare. Ci sono sistemi più o meno sofisticati per raccogliere l’acqua piovana, ma è sufficiente una cisterna o una botte. Meglio se chiusa ermeticamente altrimenti dovremo usare dei larvicidi per evitare il proliferare delle zanzare. Anche le acque “bianche” possono essere usate per irrigare le piante del giardino: per esempio quella che usiamo per lavare le verdure.
  3. Pacciamiamo. La tecnica della pacciamatura è antica e prevede l’applicazione di uno strato di materiale inerte sul terreno. Ha il duplice scopo di trattenere l’umidità, limitando fortemente il fenomeno dell’evaporazione, e di impedire lo sviluppo di piante infestanti. Si può realizzare con materiali naturali, come cortecce o paglia, ma anche con teli plastici.
  4. Riserve per le radici. Attorno ai cespugli, alle siepi ma anche alle piante dell’orto creiamo degli avvallamenti, in modo che l’acqua venga convogliata verso le radici.
  5. Micro-irrigazione. Sappiamo da moltissimi anni che i sistemi di micro-irrigazione o micro-dispersione tramite tubi porosi, ottimizzano il consumo di acqua. Non si tratta solo di risparmiare acqua. La micro-irrigazione fornisce alle piante soltanto la giusta dose d’acqua ed evitiamo il rischio di eccessi e di malattie fungine. In questo modo limiteremo anche lo sviluppo di erbe infestanti.
  6. Irrigazione programmata. Se abbiniamo all’impianto di micro-irrigazione una centralina potremo programmare i tempi di irrigazione nei momenti migliori della giornata. I sistemi di irrigazione programmata comprendono anche test di umidità da collegare all’impianto. In caso di pioggia il tester lo segnala alla centralina che modula i tempi di irrigazione in funzione delle reali esigenze delle piante e delle condizioni atmosferiche.
  7. Irrighiamo di notte. Come abbiamo scritto, le centraline ci permettono scegliere i momenti migliori della giornata per irrigare. Per esempio di notte quando il terreno potrà assorbire liberamente l’acqua senza i raggi solari che ne stimolano l’evaporazione. Se la terra non è bollente, assorbe meglio l’acqua, non c’è evaporazione rapida e non avremo stress per le radici delle piante e del tappeto erboso.

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