Ridurre i consumi di acqua in giardino sta diventando una priorità per molti appassionati di giardinaggio. Nell’estate 2022 le risorse idriche sono state ridotte e in molti Comuni è stato vietato l’uso per irrigare i giardini. Meglio correre ai ripari e adottare alcuni comportamenti utili per ridurre gli effetti e i danni della siccità.
Ecco 7 consigli utili per contenere i consumi di acqua per la manutenzione degli spazi verdi.
Come ridurre i consumi di acqua in 7 mosse
- Scegliamo piante adatte. Ci sono piante che tollerano meglio la siccità rispetto ad altre. Spesso si tratta di piante mediterranee che crescono anche meglio nel clima italiano. Ma anche l’Africa e l’Australia offrono molte piante, anche da fiore, che tollerano bene il caldo e hanno basse esigenze idriche.
- La raccolta dell’acqua piovana. È una risorsa gratuita ed è anche meglio di quella dell’acquedotto poiché non contiene cloro o calcare. Ci sono sistemi più o meno sofisticati per raccogliere l’acqua piovana, ma è sufficiente una cisterna o una botte. Meglio se chiusa ermeticamente altrimenti dovremo usare dei larvicidi per evitare il proliferare delle zanzare. Anche le acque “bianche” possono essere usate per irrigare le piante del giardino: per esempio quella che usiamo per lavare le verdure.
- Pacciamiamo. La tecnica della pacciamatura è antica e prevede l’applicazione di uno strato di materiale inerte sul terreno. Ha il duplice scopo di trattenere l’umidità, limitando fortemente il fenomeno dell’evaporazione, e di impedire lo sviluppo di piante infestanti. Si può realizzare con materiali naturali, come cortecce o paglia, ma anche con teli plastici.
- Riserve per le radici. Attorno ai cespugli, alle siepi ma anche alle piante dell’orto creiamo degli avvallamenti, in modo che l’acqua venga convogliata verso le radici.
- Micro-irrigazione. Sappiamo da moltissimi anni che i sistemi di micro-irrigazione o micro-dispersione tramite tubi porosi, ottimizzano il consumo di acqua. Non si tratta solo di risparmiare acqua. La micro-irrigazione fornisce alle piante soltanto la giusta dose d’acqua ed evitiamo il rischio di eccessi e di malattie fungine. In questo modo limiteremo anche lo sviluppo di erbe infestanti.
- Irrigazione programmata. Se abbiniamo all’impianto di micro-irrigazione una centralina potremo programmare i tempi di irrigazione nei momenti migliori della giornata. I sistemi di irrigazione programmata comprendono anche test di umidità da collegare all’impianto. In caso di pioggia il tester lo segnala alla centralina che modula i tempi di irrigazione in funzione delle reali esigenze delle piante e delle condizioni atmosferiche.
- Irrighiamo di notte. Come abbiamo scritto, le centraline ci permettono scegliere i momenti migliori della giornata per irrigare. Per esempio di notte quando il terreno potrà assorbire liberamente l’acqua senza i raggi solari che ne stimolano l’evaporazione. Se la terra non è bollente, assorbe meglio l’acqua, non c’è evaporazione rapida e non avremo stress per le radici delle piante e del tappeto erboso.
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