Le sementi addizionate con un inoculo di funghi micorrizici sono l’ultimo ritrovato della ricerca scientifica messo a disposizione dei coltivatori hobbisti. L’uso di inoculo di funghi micorrizici è infatti una tecnica utilizzata in agricoltura biologica e in particolare nell’agricoltura simbiotica, che prevede l’arricchimento del terreno attraverso batteri, lieviti e soprattutto funghi micorrizici.
Perché usare le sementi addizionate con un inoculo di funghi micorrizici
È stato ampiamente dimostrato, ci sono addirittura tracce nei fossili preistorici, che in natura nel sottosuolo si instaura un rapporto di collaborazione tra le radici e alcune comunità microbiche e in particolare i funghi micorrizici. Questi ultimi assorbono gli elementi minerali dal suolo e li rendono disponibili in una forma facilmente disponibile per le radici che ne traggono nutrimento. Per tenerli vicini, in cambio le radici cedono loro zuccheri e vitamine, utili alla sopravvivenza dei funghi. L’agricoltura simbiotica prende il nome da questo rapporto di scambio che si instaura in modo naturale tra le radici e i microorganismi utili.
In natura il sottosuolo è ricco di queste comunità microbiche. Nei terreni coltivati dall’uomo invece, a causa dell’uso dei prodotti minerali, la loro presenza è molto inferiore. Perciò è bene integrarla.
Come usare le sementi addizionate con funghi micorrizici
Le sementi addizionate con funghi micorrizici sono dei normalissimi semi addizionati con un inoculo di funghi micorrizici. Dopo la semina, le radici spuntano ed entrano subito in contatto con i funghi creando il rapporto simbiotico. La pianta fornisce ai microrganismi sostanze energetiche e i microrganismi ricambiano fornendo alla pianta un maggior apporto nutritivo. Quindi una maggiore disponibilità di Azoto, Fosforo e microelementi.
I funghi micorrizici, aumentando l’assorbimento delle sostanze nutritive da parte delle piante, contribuiscono al superamento degli stress “abiotici” come la siccità o gli sbalzi termici.
I funghi micorrizici inoltre esplicano un’azione di antagonismo nei confronti dei principali patogeni del terreno, riducendo le problematiche di marciumi e aumentando il numero di semi che germoglieranno.
In sintesi i vantaggi sono:
- una maggiore germinazione
- un’emergenza più veloce
- una maggior resistenza ai marciumi radicali
- una maggior tolleranza a stress idrici e termici
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