Saper concimare le piante in vaso è molto importante, poiché gli elementi nutritivi contenuti nella piccola parte di terra presente nel vaso sono destinati a esaurirsi con il passare del tempo. Mentre in giardino, attraverso le radici, le piante possono andare a cercare nuovi nutrimenti nel suolo, le piante coltivate in vaso sono invece “prigioniere” di un contenitore e si devono accontentare di ciò che offre la poca terra presente. Questa è la prima e più importante ragione per cui dobbiamo prevedere un ciclo di concimazione per le piante in vaso.
Perché concimare le piante in vaso
In un terreno ricco, le sostanze nutritive sono presenti nei tre elementi base (azoto, fosforo, potassio) e anche in forma di microelementi (magnesio, ferro, manganese, ecc.).
L’azoto agisce sullo sviluppo di fusti e foglie; il fosforo favorisce le radici e la resistenza alle avversità climatiche; il potassio stimola la produzione di frutti e fiori. I microelementi sono invece determinanti la salute generale della pianta.
Per mantenere la ricchezza del substrato contenuto nel vaso, periodicamente occorre reintegrare le sostanze nutritive assorbite dalle radici o dilavate dalle irrigazioni.
Una regola che vale per tutti i tipi di concimi: seguite sempre le dosi suggerite sulla confezione, senza mai eccedere. Sbagliando siamo portati a pensare che più concime diamo e più farà bene alla pianta, invece è vero il contrario: un eccesso di concime è pericoloso per le radici.
Tante forme tra cui scegliere
I concimi sono disponibili in commercio sotto varie forme: liquidi, granulari, pellettati, in polvere, in stick (bastoncino) o flacone monodose . L’azione svolta è tendenzialmente la stessa, cioè fornire nutrimento alla pianta, ma vanno utilizzati in modo differente.
I concimi liquidi sono ad azione rapida, poiché grazie alla loro forma vengono subito assimilati dalle radici. Venendo consumati subito, vanno integrati con una certa frequenza. I concimi granulari a lenta cessione, si sciolgono lentamente nel terreno e così rilasciano gradualmente nel tempo le sostanze nutritive. La loro azione può durare dai 3 ai 6 mesi a seconda del tipo. I concimi in polvere, poco pratico e sempre meno utilizzati, vanno miscelati in acqua e svolgono la stessa azione dei fertilizzanti liquidi. Gli stick (o bastoncini) sono dei piccoli cilindri verticali, che possono essere facilmente infilati nel terreno: svolgono un’azione simile a quella dei fertilizzanti granulari, rilasciando nel tempo le sostanze nutritive. Infine i flaconi modose (o pipette) che contengono una dose di concime liquido e si infilano a testa in giù nel terriccio: rilascia goccia a goccia le sostanze nutritive e dura qualche mese (dipende dalla grandezza).
- Concime granulare
- Concime a lenta cessione e stick
- Concime liquido
Le specialità
Alcune piante hanno esigenze particolari. Per questa ragione esistono dei fertilizzanti specifici per alcuni tipi di piante, come per esempio gli agrumi, le acidofile, le rose, le piante da fiore, le orchidee, le piante grasse, le piante verdi oppure l’orto dove è consigliato l’uso di prodotti consentiti in agricoltura biologica.
Concimi di sintesi e naturali
Possiamo scegliere tra concimi di sintesi, cioè di origine chimica, oppure naturali detti anche organici. I concimi organici, come lo stallatico (cioè letame) o la pollina, svolgono un’azione graduale per un lungo periodo e migliorano la struttura del terreno. Il letame o stallatico è disponibile anche in forma di pellet, facilmente dosabili, pratico da usare e senza odori sgradevoli.
Oggi troviamo anche concimi biologici liquidi o granulari, specialmente indicate per la coltura di piante edibili, cioè commestibili, quindi per l’orto, il frutteto e le aromatiche.
Per la coltivazione di piante fiorite sul terrazzo possiamo usare concimi di sintesi, specialmente quelli liquidi, considerando che non c’è possibilità di inquinare le falde acquifere poiché il concime verrà assorbito dalla pianta.
Come programmare un ciclo di concimazione
In autunno/inverno è bene programmare una concimazione granulare, anche per la coltivazione in vaso. Durante i mesi freddi il concime si scioglie lentamente e sarà una riserva subito disponibile al risveglio vegetativo.
Durante il periodo vegetativo, di solito dalla primavera all’autunno, per i vasi fioriti sul terrazzo possiamo invece optare per un concime liquido specifico (per piante fiorite, per acidofile, ecc.) da distribuire ogni 15 giorni disciolto nell’acqua per l’irrigazione.
Se non avete tempo o temete di dimenticarvi, piuttosto di lasciare a dieta le piantine potete optare per un concima granulare a lenta cessione, che darà una “copertura” di nutrienti da 3 a 6 mesi (verificate la durata sulla confezione).