Come e perché coltivare le Ortiche

28 Giugno 2019 ORTO

Coltivare le Ortiche

No, non siamo impazziti: ci sono molti motivi per coltivare le Ortiche anche se la maggior parte degli agricoltori le considera come un’erba infestante da distruggere. Ha proprietà mediche, può essere usata in cucina e il suo macerato può essere utilizzato come antiparassitario naturale. Infatti i suoi succhi cellulari sono ricchi di acido salicilico e acido formico che agiscono da repellente verso i parassiti. Anche nella consociazione con altre verdure, come per esempio i Pomodori e i Peperoni, portano vantaggio alle altre piante, non solo come repellente contro i parassiti ma anche per la loro proprietà di regolare il contenuto di ferro e azoto nel suolo.

Inoltre nel giardino le Ortiche possono essere utilizzate per evidenziare siepi e confini invalicabili!

Coltivare le Ortiche: conosciamole meglio

Coltivare le Ortiche è talmente facile che il vero problema è contenere il loro sviluppo naturale, specialmente se vengono coltivate in giardino.

L’Ortica (Urtica) è una pianta erbacea perenne, caratterizzata da peli urticanti sia sul fusto sia sulle foglie. In Italia, le tante specie di Urtica si trovano frequentemente nei terreni azotati, per esempio tra le macerie e i luoghi incolti, vicino ai centri abitati o nei lati più umidi e ombrosi dei boschi, sia al mare sia in montagna.

Esistono tante specie di Ortica e la più diffusa è la Urtica dioica, detta Ortica: la natura dioica fa sì che esistano piante che producono solo fiori maschili e altre solo femminili. I fiori maschili sono eretti, quelli femminili penduli.

Ma esiste anche la Urtica (non dioica), la Urtica membranacea con bellissime infiorescenze viola e la Urtica urens più pungente e più piccola dell’Ortica comune.

Tutte sono urticanti: lo stesso nome Ortica deriva dal verbo urere, cioè bruciare, proprio a sottolineare la caratteristica principale di questa pianta.

Le proprietà dell’Ortica

L’Ortica è particolarmente ricca di fosforo, ferro, vitamina A, vitamina C, calcio e potassio. I suoi impieghi curativi e culinari erano già noti nell’antica Grecia.

La sua ricchezza di oligoelementi la rende una pianta dalla proprietà remineralizzanti, adatta a essere consumata da parte di coloro che soffrono di artrite e di malattie di tipo reumatico.

È considerata come un vero e proprio toccasana per le donne che vanno incontro alla menopausa e a una conseguente riduzione della massa ossea, dovuta a perdita di calcio.

Il consumo di Ortica è inoltre utile a tutti coloro che soffrono di anemia o carenza di ferro, con particolare riferimento alle donne in età fertile.

All’Ortica sono attribuite proprietà emostatiche e antidiabetiche. L’assunzione di Ortica viene consigliata per favorire la regolarità intestinale ed in caso di episodi di dissenteria.

Le foglie di Ortica, infine, contengono buone quantità di rame e di zinco, che rendono il suo consumo indicato a coloro che desiderano rinforzare unghie e capelli.

Coltivare le Ortiche: attenzione e non farla sviluppare troppo

Come dicevamo prima, coltivare le Ortiche è facilissimo, anche perché è una pianta infestante e ci penserà lei a propagarsi abbastanza velocemente. In questo caso avremo più il problema di contenere il loro sviluppo naturale, che non di stimolarne la crescita. Se non viene controllata, una infestazione di Ortiche può creare serie conseguenze. Problemi che ovviamente non avremo in caso di coltivazione in vaso sul terrazzo.

Le Ortiche amano il sole ma si adeguano a qualsiasi tipo di temperatura e le troviamo anche in alta quota. Prediligono un terreno umido e ricco di azoto, cioè due caratteristiche che troviamo in quasi tutti i campi italiani.

Si semina in primavera, a febbraio/marzo a seconda del clima, per poi ripetere la semina a settembre. Le piante possono raggiungere un’altezza di 30-250 cm e vanno distanziate di 60-80 cm le une dalle altre all’atto della semina.

Per la coltivazione in giardino non è necessaria una concimazione specifica. Per la coltivazione in vaso possiamo utilizzare un fertilizzante liquido biologico (o per piante da orto) da usare ogni 20 giorni durante la fase vegetativa.

Come si raccoglie

Il raccolto inizia a maggio e si protrae fino a ottobre/novembre a seconda del clima. Dipende anche quale parte desideriamo utilizzare: per l’uso in cucina dobbiamo usare le foglie più giovani e quindi il raccolto avviene dall’inizio della primavera; se invece ci interessano le radici dovremo aspettare l’autunno.

Durante il raccolto utilizzate guanti, un abbigliamento adatto (maniche e calzoni lunghi) e un cestino. Per togliere il potere irritante potete lasciarle essiccare in un luogo caldo: perdendo l’acqua spariranno anche le sostanze urticanti. Oppure possiamo sbollentarle per un minuto.

Il macerato di Ortica

Il macerato di Ortica viene utilizzato in agricoltura biologica perché è un ottimo fertilizzante naturale per l’orto, per l’effetto repellente verso molti parassiti (Acari, Afidi, Altiche, Carpocapsa e Tignole) e anche per prevenire le malattie fungine (come l’Alternaria o la Moniliosi).

La preparazione è molto semplice. Riempite un contenitore di Ortiche e versate dell’acqua fino a coprire tutte le piante. Per 1 chilo di Ortiche fresche usate 10 litri di acqua. Lasciate riposare per 3 settimane e quindi filtrate in composto ottenuto. Può essere utile inserire le Ortiche in un sacco di juta, prima di inserirle nel contenitore a macerare: in questo modo per filtrare il contenuto sarà sufficiente alzare il sacco.

La soluzione ottenuta va inserita in una pompa a spalla o manuale e applicata sulle piante, da marzo a settembre, in modo regolare in modo da esercitare un’azione preventiva. Mentre gli agrofarmaci servono a debellare un’infestazione già in atto, il macerato di Ortica fa in modo che la pianta non venga nemmeno attaccata.

La ricetta: salsa di Ortiche per bolliti

INGREDIENTI:
200 grammi di ortiche tenere
mezzo spicchio d’aglio
60 ml di vino bianco secco
2 cucchiai di farina
2 cucchiai d’olio extravergine di oliva
noce moscata
sale e pepe quanto basta

PREPARAZIONE. Pulite con cura le ortiche e frullatele con l’aglio e un goccio d’olio. In una padella mettete l’olio e aggiungete il frullato di ortica lasciando poi appassire. Aggiungete quindi la farina e mescolate con cura per amalgamare, poi sfumate con il vino e aromatizzate con la noce moscata. Questa salsa vi servirà per ricoprire le fette di polpa di manzo bollito tagliato sottile e servito caldo.

Tintura con le Ortiche per rinforzare i capelli

La tintura casalinga a base di Ortica, utile in autunno al ritorno dalle vacanze al mare, può essere preparata lasciando a macerare 10 grammi di foglie essiccate in 100 grammi di alcol per liquori, con l’aggiunto da 30 ml d’acqua. È necessario utilizzare un flacone o una bottiglia di vetro scura, da lasciare riposare al buio per 10 giorni. In seguito la tintura potrà essere utilizzata nella quantità di poche gocce per effettuare un massaggio del cuoio capelluto, al fine di rinforzare i capelli e di provare a prevenire la caduta stagionale.

2 Commenti

  • Azienda Agricola e Agrituristica San Martino
    -

    sono un cuoco contadino e sono anni che faccio pasta con ortica. Ho acquistato una azienda agricola e agrituristica con circa 8ht. di terra vicino a Cesena in Romagna. Mi piacerebbe avere maggiori informazioni sulla coltivazione dell’ortica. grazie

    • Sementi Dotto
      -

      Buongiorno, Sementi Dotto opera nel mercato hobbistico e nella notizia qui sopra trova i consigli per una coltivazione familiare. Se lei desidera sviluppare una produzione agricola intensiva, le consigliamo di rivolgere questa domanda a un tecnico locale, che potrà effettuare un sopralluogo e iniziare la progettazione dell’attività analizzando le caratteristiche del suolo. Buon lavoro!

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