Oltre che per le generose fioriture, possiamo coltivare la Camomilla per ottenere i suoi preziosi fiori, conosciuti e utilizzati fin dall’antichità per le loro notevoli proprietà sedative e calmanti. In particolare contro i disturbi mestruali: il nome scientifico della Camomilla comune (Matricaria chamomilla) deriva infatti dal latino matrix che significa “utero”.
Oltre che per la realizzazione di tisane, gli infusi di Camomilla possono essere usati anche per nebulizzazioni, impatti, colliri e collutori.
La Camomilla è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Le radici hanno un fittone con portamento cespitoso, con più fusti che partono dalla base, più o meno ramificati.
I capolini dei fiori, che raggiungono un diametro di 1/2 cm, sbocciano da maggio fino all’autunno. In questo periodo possiamo raccoglierli per farli essiccare e utilizzare nel corso dell’anno. Raccogliamo solo i capolini in modo da evitare lunghi lavori di pulizia e selezione. Disponiamo i capolini all’ombra in strati sottili. Dopo averli essiccati possiamo conservarli in recipienti ermetici di vetro, da tenere al riparo da fonti di luce e umidità.
Come coltivare la Camomilla in giardino
Possiamo seminare la Camomilla in giardino da aprile fino a giugno.
Scegliamo un luogo soleggiato e cerchiamo di mantenere una distanza di 30 cm tra le varie piantine e le eventuali file. Dopo aver disposto i semi, copriamoli leggermente con uno strato di 0,5 cm di terriccio.
Sia se coltiviamo la Camomilla come bordura nell’orto o sia se la coltiviamo come pianta decorativa in una aiuola, dovremo preparare il letto di semina. Una settimana prima della semina lavoriamo il terreno con zappa e rastrello in modo da rendere il terriccio morbido e soffice. Durante questa fase integriamo nel terreno un concime organico naturale, come lo stallatico pellettato, o un fertilizzante granulare consentito in agricoltura biologica. Vi consigliamo anche di irrigare il letto di semina, prima di procedere con la Camomilla: in questo modo spunteranno le eventuali piante infestanti che potremo individuare ed estirpare con maggiore facilità.
Come coltivare la Camomilla in vaso
In caso di coltivazione in vaso possiamo anticipare la semina già a febbraio. Fare spuntare le giovani piantine in casa, dietro una finestra luminosa, per poi spostare i vasi sul terrazzo in aprile con l’arrivo del caldo.
Stendiamo sul fondo del vaso uno strato di argilla espansa in modo da migliorare il drenaggio e riempiamo il contenitore con un terriccio biologico. Visto che utilizzeremo i fiori per le tisane meglio optare per una tecnica di coltivazione naturale.
La Camomilla non ha bisogno di grandi risorse. Per stimolare la fioritura possiamo utilizzare un fertilizzante liquido biologico, da diluire nell’acqua per l’irrigazione da maggio ad agosto.
Come irrigare la Camomilla
Facciamo in modo che il terriccio risulti sempre umido specialmente durante i mesi estivi.
Se viene coltivata in giardino dovremo irrigarla quasi quotidianamente durante la fase di germinazione del seme. Quando la pianta sarà cresciuta si accontenta dell’acqua piovana e dell’umidità che trova nel terreno con le radici. Interveniamo solo in estate durante le giornate più calde e in caso di lunghi periodi di siccità.
Se invece coltiviamo la Camomilla in vaso, dovremo prevedere delle irrigazioni regolari, poiché l’umidità contenuta nel vaso è limitata e tende a evaporare. Manteniamo sempre umido il terriccio ed evitiamo di lasciare l’acqua stagnante nel sottovaso.
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