Curare i Cactus e le piante grasse è un hobby di molti, anche perché sono facilissime da curare, poiché non richiedono potature e si accontentano di poca acqua. Ma questo non significa che non richiedano cure e attenzione, affinché possano crescere in una ambiente adatto alle loro caratteristiche.
Come curare i Cactus: impariamo a guardarli
È consigliabile osservate spesso i Cactus, meglio se con una lente d’ingrandimento, con l’obiettivo di riconoscere i segni di eventuali malattie e parassiti al primo insorgere. Intervenire subito, all’inizio del problema, è una garanzia di successo: intervenire quando i problemi sono in stato avanzato è sempre più difficile con questo tipo di piante.
Prima di agire, dobbiamo però capire quale problema bisogna combattere: un parassita, una malattia fungina oppure una fisiopatia, cioè il disagio derivante da una condizione ambientale non adatta.
Come prevenire e curare le fisiopatie dei Cactus
La rapida sfioritura e la caduta dei boccioli, l’afflosciamento, il seccume delle foglie e del fusto sono tutte fisiopatie frequenti nei Cactus.
La colpa va ricercata nella posizione errata, nel clima inadatto o negli errori di manutenzione: troppa o poca acqua, temperatura non idonea, correnti d’aria, poca luce, troppo concime o carenza nutritiva.
Informatevi sulle esigenze del vostro cactus e cercate quindi di rimediare alle condizioni inadatte.
Le malattie fungine dei Cactus
I marciumi radicali e del colletto (la base del fusto) sono provocati da microscopici funghi parassiti che si presentano in conseguenza di eccesso di umidità e di acqua stagnante nel sottovaso.
Si può trattare con un anticrittogamico, utile anche per combattere Septoriosi, Antracnosi e altre malattie fungine che si presentano talvolta su alcuni tipi di succulente. Sia in forma preventiva sia in forma curativa possiamo anche utilizzare il Litotamnio, totalmente bio e naturale: si tratta di polvere calcarea naturale di origine marina, ottenuta dalla micronizzazione delle alghe corallinacee tramite macinazione meccanica. Ha un elevato contenuto di carbonato di Calcio e Magnesio e, applicato per via fogliare, crea una barriera elastica impenetrabile da parte degli insetti (come gli Afidi) ed evita lo sviluppo delle malattie funginee per la sua consistenza basica.
Per prevenire le malattie fungine è necessario non esagerare con le irrigazioni ed evitare di lasciare l’acqua nei sottovasi.
- Afidi
- Cocciniglia
- Funghi
I parassiti dei Cactus
Il parassita più comune è la Cocciniglia, a scudetto o bianca e cotonosa. Per risolvere il problema dovremo asportate le Cocciniglie con un pennellino o un batuffolo di cotone intinto in alcool e acqua in parti uguali. Per infestazioni estese dovremo usare un prodotto anticocciniglia e allontanare gli esemplari colpiti da quelli ancora sani. In alternativa agli agrofarmaci chimici possiamo usare il naturalissimo Olio di Lino: si tratta di un olio vegetale, ottenuto dalla spremitura a freddo dei semi di lino, che grazie alle sue proprietà antitraspiranti potenzia le difese naturali delle piante in presenza di Cocciniglie.
Più raramente si assiste a infestazioni di Afidi, Ragnetti rossi o larve di Lepidotteri. In caso di attacchi dovremo combatterli sia con una asportazione manuale degli insetti sia con antiparassitari specifici, preferibilmente naturali o consentiti in agricoltura biologica. Come per esempio il Sapone Molle: si tratta di un corroborante vegetale realizzato con olio di semi di lino e olio di semi di soia, rigorosamente spremuti a freddo senza aggiunta di sostanze chimiche e solventi, saponificati con idrossido di Potassio, per ottenere un sapone a catena carbossilica lunga, il più efficace. Irrobustisce le strutture della pianta nei confronti dell’azione degli Afidi e favorisce lo scioglimento della melata prodotta da questi insetti.
Attenzione: per un utilizzo sulle piante su usano “saponi” che derivano da olii vegetali; il sapone di Marsiglia che si trova nei supermercati contiene sostanze chimiche e non deve essere utilizzato per realizzare “preparati casalinghi”. Dovremmo utilizzare dei saponi biologici (come facevano i nostri avi), possibilmente certificati, ma forse ci costano di più di un prodotto già pronto e specifico per le piante!
Il problema delle Formiche
Un caso particolare è quello delle Formiche, che talvolta si annidano nei vasi causando danni indiretti alle radici.
Conviene svasare la pianta per controllare se il formicaio è nel terriccio e, in quel caso, occorre trattare con un insetticida antiformiche, meglio se in forma liquida.