Un buon motivo per coltivare una Lobelia è la sua fantastica fioritura, molto colorata e duratura. In alcune varietà poi i fiori assumono delle forme strane e inusuali, che non mancheranno di attirare l’attenzione dei vostri ospiti.
Le Lobelia sono un genere di piante appartenente alla famiglia delle Campanulaceae e comprende più di 400 specie anche molto differenti fra loro. Alcune sono erbacee altre sono arbusti che possono raggiungere i 3 metri d’altezza, così come esistono Lobelie annuali o perenni.
Tra le piante utilizzate a scopo ornamentale, la Lobelia erinus merita una menzione particolare poiché è molto diffusa. È contraddistinta da fiori viola, ma esistono ibridi bianchi, rosa e celesti. Interessante anche la Lobelia laxiflora con fiori tubolari gialli e rossi e la Lobelia speciosa con fioriture abbondanti sulle tinte del rosa, blu e viola. Se avete un giardino acquatico, vi suggeriamo la Lobelia cardinalis: una pianta acquatica caratterizzata da lunghe infiorescenze di color rosso scarlatto.
- Lobelia speciosa
- Lobelia laxiflora
- Lobelia erinus
- Lobelia cardinalis
Dove coltivare una Lobelia
La temperatura ideale per coltivare una Lobelia è compresa tra i 18°C e i 20°C. Tollera il caldo mentre soffre il freddo sotto i 10°C. Alcune varietà, come la Lobelia excelsa, resistono meglio alle basse temperature.
In giardino sono apprezzate per la rapidità con cui si sviluppano e spesso vengono coltivate come piante annuali. Con l’arrivo del freddo la pianta tende a seccare.
Per la coltivazione in vaso possiamo puntare su una Lobelia erinus, che rimane piccola e non supera i 50 cm, facilmente ricoverabile in una serra fredda in inverno. Proteggendola dal gelo, la piantina tornerà a vegetare al ritorno del caldo primaverile.
Scegliamo un luogo luminoso ma non esposto direttamente ai raggi solari, in particolare in estate e se viviamo al sud. Al nord possiamo esporre tranquillamente il vaso al sole, magari preferendo la mezz’ombra in estate. In natura crescono ai piedi delle grandi piante e sono abituate a una luminosità filtrata.
Come coltivare una Lobelia in vaso
Possiamo iniziare la coltivazione dal seme o da una piantina già spuntata. In entrambi i casi possiamo scegliere un vaso destinato a ospitare la Lobelia. Per esempio una balconette rettangolare da appendere al terrazzo insieme ad altri esemplari.
Stendiamo sul fondo del vaso uno strato di palline di argilla espansa per migliorare il drenaggio dell’acqua e riempiamo il contenitore con un terriccio biologico. Posizioniamo le piantine e pressiamo leggermente per fare uscire le bolle d’aria. Al termine nebulizziamo generosamente acqua sul terriccio, in modo delicato. Se invece partiamo dai semi, possiamo seminare in marzo/aprile per ottenere le fioriture da giugno a settembre. Distribiamo i semi e ricopriamoli con un velo di terriccio (0,5 cm). Al termine della semina irrighiamo a pioggia.
Le sostanze nutritive contenute nel terriccio sono destinate a esaurirsi, dovremo quindi sostenere la fioritura con interventi di concimazione. Per la coltivazione in vaso sono più pratici i concimi liquidi per piante da fiore da diluire nell’acqua per l’irrigazione. Ripeteremo l’operazione ogni 15 giorni in primavera e in estate.
La Lobelia si travasa ogni due anni in un contenitore leggermente più grande. Avremo cura di eliminare il vecchio terriccio esausto per sostituirlo totalmente con un nuovo substrato. Il travaso si effettua all’inizio della primavera.
Come irrigare la Lobelia
Le piante coltivazione in vaso richiedono un terreno sempre inumidito. Specialmente in estate quando i raggi solari sono più intensi e il fenomeno dell’evaporazione più elevato.
Evitiamo però i ristagni d’acqua nel sottovaso che possono provocare marciumi radicali e malattie fungine. Nei giorni più caldi in estate evapora abbastanza rapidamente ma nelle altre stagioni rischia di stagnare per molto tempo.
Come potare la Lobelia
In linea di massima la Lobelia non richiede potature e possiamo coltivarla in modo naturale.
Se per esigenza di spazio desideriamo contenerne lo sviluppo, possiamo tagliare i rami in autunno, prima di proteggerla in serra, o all’inizio della primavera.
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