Come coltivare un Iperico in giardino e in vaso

4 Ottobre 2022 ORTO

coltivare un Iperico

Possiamo coltivare un Iperico sia come piante ornamentale sia per sfruttare le sue proprietà benefiche. Si tratta infatti di un’erba dal sapore amaro-dolciastro che sviluppa un’azione rinfrescante, astringente e antinfiammatoria. Si usa l’olio di Iperico per curare le ferite e massaggiare parti indolenzite. Nella cosmesi l’olio viene utilizzato per ridare tono a una pelle avvizzita mentre gli infusi si usano per impacchi contro la couperose e gli arrossamenti del volto. Inoltre l’Iperico è utile per chi ama la tintarella: contiene l’ipericina che stimola l’abbronzatura e l’iperina che previene le scottature solari. Si usano sia i fiori freschi sia la pianta fiorita essiccata.

L’Iperico (Hypericum perforatum) è una pianta perenne rizomatosa, molto robusta e di aspetto erbaceo. Con fusti arrossati, eretti e ramosi. I fiori, grandi circa 2 cm, raggiungono il massimo della fioritura intorno al 24 giugno: per questo l’Iperico è conosciuto anche con il nome di Erba di San Giovanni. Sono di colore giallo-oro e sia la corolla sia il calice sono ricoperti di puntini neri: se li sfreghiamo le dita si tingono di rosso, a causa dell’ipericina, una sostanza profumata e oleosa.

Per il suo portamento tappezzante viene utilizzata nei giardini rocciosi o per creare bordure. Ma ci sono varietà cespugliose, più adatte per la coltivazione in vaso o nelle aiuole.

Dove coltivare un Iperico

È una pianta molto robusta e resistente: cresce in tutta Europa allo stato selvatico e può avere un portamento infestante. I suoi lunghi rami striscianti creano fitti tappeti di foglie ovali di colore verde scuro, arricchiti dalla fioritura gialla in estate.

Scegliamo una posizione assolata per avere abbondanti fioriture. Ma cresce bene anche in mezz’ombra.

Non teme il freddo e può essere facilmente coltivata in tutta Italia. In presenza di geli persistenti, la pianta tende a perdere le foglie ma col ritorno del caldo, in primavera, tornerà a germogliare.

Come seminare un Iperico

L’Iperico si semina in settembre e ottobre per ottenere una fioritura da fine maggio fino alla fine di agosto.

Prepariamo il letto di semina in modo da rendere il terreno morbido: rompiamo le zolle più coriacee e togliamo sassi e residui di erbacce. Approfittiamo dell’occasione per integrare nel terreno un concime naturale, come lo stallatico pellettato o un fertilizzante organo-minerale consentito in agricoltura biologica. Distribuiamolo modo uniforme su tutto il letto di semina e con un rastrello integriamolo e livelliamo il terreno.

Possiamo seminarlo anche in vaso e coltivarlo sul terrazzo. Utilizzando un terriccio biologico e un vaso abbastanza profondo. La pianta cresce mediamente di 30/60 cm in altezza, ma può raggiunge il metro.

Come irrigare l’Iperico

Dopo la semina dovremo garantire la necessaria umidità al letto di semina finché le piante non saranno spuntate e cresciute.

In caso di coltivazione in contenitore dovremo continuare a irrigare periodicamente, in modo da rendere sempre umido il terriccio al tatto. Aspettiamo che il terriccio si asciughi tra una irrigazione e l’altra e svuotiamo sempre il sottovaso dall’acqua in eccesso. L’Iperico non ama i ristagni idrici che possono generare asfissie radicali e marciumi.

Le piante adulte coltivate in giardino si accontentano delle piogge. Ma non tollerano lunghi periodi di siccità, quindi irrighiamo se non piove per due settimane.

Come concimare l’Iperico

Per la coltivazione in giardino è sufficiente la concimazione effettua all’atto della semina. Specialmente se abbiamo intenzione di raccogliere le piante dopo la fioritura per seccarle.

In caso di coltivazione in vaso possiamo stimolare la fioritura con un fertilizzante liquido biologico, da diluire nell’acqua dell’irrigazione ogni 15 giorni da aprile a settembre.

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