Come coltivare un Eleagno

13 Ottobre 2022 CASA-TERRAZZO, GIARDINO

coltivare un eleagno

Possiamo coltivare un Eleagno in giardino sia come alberello singolo sia insieme ad altri esemplari per creare siepi fitte e sempreverdi.

L’Eleagno (Elaeagnus) è un genere di piante a cui fanno parte specie molto differenti. Possono essere dei veri e propri alberi, come l’Elaeagnus angustifolia detto Olivastro che produce frutti commestibili in autunno, oppure degli arbusti ornamentali. Come l’Elaeagnus x ebbingei con foglie grigio-argentee o l’Elaeagnus maculata con foglie variegate, molto utilizzati per realizzare siepi. Per le pareti verdi con scopi difensivi possiamo scegliere l’Elaeagnus pungens che, come suggerisce il nome, è un sempreverde con fusti spinosi.

Dove coltivare un Eleagno

È una pianta che ama i climi temperati, come quello italiano, ma tollera bene il caldo estivo e resiste anche al freddo fino a -15°C.

Le varietà decidue crescono bene al sole mentre le sempreverdi danno buoni risultati anche in mezz’ombra.

Come trapiantare un Eleagno

In giardino dovremo realizzare le buche d’impianto con qualche giorno in anticipo per controllare il perfetto drenaggio dell’acqua e integrare sul fondo della buca una dose di concime naturale, come lo stallatico pellettato, o di un fertilizzante granulare a lenta cessione.

Tutte le specie di Eleagno non hanno grandi pretese in fatto di terreno e crescono bene anche su terreni poveri o calcarei. L’Olivello cresce bene anche in suoli sabbiosi.

Se desideriamo realizzare delle siepi manteniamo una distanza di almeno 50 cm tra ogni piantina.

Se invece desideriamo coltivare l’Eleagno in vaso dovremo ricorrere a un contenitore abbastanza grande, anche in funzione delle dimensioni della piantina che acquisteremo. Stendiamo sul fondo del vaso uno strato di 5/10 cm di biglie di argilla espansa: servirà per migliorare il drenaggio dell’acqua ed evitare malattie fungine. Dopo aver posizionato la pianta al centro, possiamo riempire il vaso con un terriccio biologico. Pressiamo leggermente per fare uscire le bolle d’aria e irrighiamo generosamente.

Come concimare un Eleagno

Le piante coltivate in giardino possono essere concimate all’inizio dell’autunno e della primavera con una dose di stallatico pellettato o di un fertilizzante granulare.

Per le piante coltivate in vaso possiamo scegliere se usare un fertilizzante granulare due o tre volte all’anno, oppure se ricorrere a un concime liquido specifico, quindi per piante verdi o fiorite a seconda della varietà di Eleagno. In questo caso diluiremo una dose di fertilizzante nell’acqua per l’irrigazione, ogni 15 giorni in primavera e in estate e 1 volta al mese in autunno e in inverno.

Come irrigare un Eleagno

Ha una discreta tolleranza all’aridità ma le piante giovani vanno irrigate con regolarità, specialmente in estate e in assenza di precipitazioni per molte settimane.

L’irrigazione va curata anche per le piante in vaso, poiché sono maggiormente soggette all’evaporazione e non possono cercare umidità in profondità. Facciamo in modo che il terriccio risulti sempre umido ed evitiamo di lasciare acqua stagnante nel sottovaso.

È buona norma, specialmente in giardino, stendere uno strato di pacciamatura ai piedi della pianta. Proteggerà le radici dal freddo e tratterà l’evaporazione in estate, migliorando l’umidità dell’apparato radicale.

Come potare un Eleagno

La pianta non richiede potature e possiamo lasciarla crescere liberamente. Naturalmente taglieremo i rami danneggiati, secchi o colpiti da malattie fungine.

Se coltiviamo l’Eleagno come pianta da siepe, possiamo potarlo in giugno accorciando di un terzo i rami. In questo modo aumenteremo la densità del fogliame.

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