Per coltivare un Echinocactus non è necessario avere il pollice verde: è sufficiente seguire poche semplici regole.
Magnifici e poco esigenti, gli Echinocactus noti come “cuscini della suocera” (Echinocactus grusonii) decorano con il loro aspetto scultoreo. Le sue spine sono foglie trasformate per proteggere le piante dai predatori, riparare il fusto dal sole e limitare la superficie traspirante e quindi l’evaporazione dell’acqua. Se non amate le spine, sappiate che esistono anche Echinocactus nella varietà Inermis senza spine.
Vengono coltivati in casa, a patto di avere un ambiente luminoso e fresco in inverno, ma anche sul terrazzo o in giardino. Possono vivere in piena terra solo nelle zone più miti dell’Italia meridionale e costiera. In alternativa si coltivano in vaso per poterli spostare e riparare in serra in inverno.
Coltivare un Echinocactus: concime, tanto sole e poca acqua
Gli Echinocactus amano il caldo d’estate e possono essere esposti all’esterno al sole. D’inverno, se vivono in un ambiente fresco, saranno stimolati a fiorire. I fiori sono molto belli ma appaiono solo dopo i 10-15 anni di età. Temono gli sbalzi repentini di temperatura.
Molto importante è l’irrigazione, poiché la maggior parte dei problemi deriva da un eccesso e non una dimenticanza d’irrigazione. La regola è: quasi niente acqua in autunno e inverno; in primavera ed estate è necessario innaffiare con moderazione, evitando le ore calde e l’utilizzo di acqua molto fredda.
È molto importante, specie per la coltivazione in vaso, programmare un ciclo di concimazione. Possiamo usare un fertilizzante liquido per cactacee, da diluire nell’acqua per l’irrigazione una volta al mese in primavera ed estate. In seguito si sospendono le concimazioni per non indurre gli Echinocactus a prolungare il periodo vegetativo, mentre in inverno devono andare in riposo vegetativo.
Si rinvasa quando le radici escono dai fori di drenaggio, a inizio primavera. Usiamo un terriccio specifico per cactacee poiché contiene la necessaria quantità di sabbia silicea. Per il rinvaso di una pianta grassa è sempre consigliabile l’uso di guanti di protezione; avvolgete il fusto spinoso in un pezzo di tela robusta durante le fasi di svasatura.
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