Coltivare l’Origano è un’attività che noi italiani pratichiamo da molti secoli. È una pianta aromatica perenne della famiglia delle Lamiaceae molto diffusa nel Mediterraneo, al punto che nel nostro Paese cresce anche in forma spontanea. L’Origano (Origanum vulgare) viene coltivato da sempre poiché è una pianta molto utilizzata sia in cucina sia in erboristeria.
Il suo nome, Origanum, deriva dal greco Origanon che etimologicamente deriva da monte (òros) e gode (ganào): un nome scelto da Linneo e che significa pianta che cresce bene anche in montagna.
Ha piccole foglie cuoriformi, ricche di oli essenziali preziosi per insaporire le vivande, fresche o essiccate. Essiccato riesce a conservare il suo sapore e profumo in modo ottimale: riunite dei mazzetti di Origano e lasciatele essiccare a testa in giù in un luogo ombroso e ventilato.
Le foglie sono di solito verdi, ma sono giallo-oro nella varietà Aureum. In estate la pianta si riempi di piccoli fiori, rosa o porpora, sulla sommità degli steli.
Coltivare l’Origano: attenzione al gelo
L’Origano si può seminare in serra protetta già a febbraio-marzo, mentre dobbiamo aspettare fino ad aprile-maggio per la semina all’aperto. Manteniamo una distanza di 20 cm tra una piantina e l’altra e inseriamo il seme a una profondità di 0,5 cm. Per la semina in vaso e in serra protetta, utilizziamo un terriccio biologico. Non cresce bene in terreni compatti e argillosi.
Può essere coltivato sia in giardino sia in vaso, purché venga posizionato in una posizione assolata. Fa eccezione l’Origanum Aureum che preferisce la mezz’ombra perché i raggi diretti troppo violenti possono danneggiare le foglie.
L’Origano teme il freddo: spesso di adegua, sacrificando la parte aerea per poi tornare a svilupparsi nella primavera successiva. Ma se il freddo invernale va molto sottozero è meglio spostare il vaso in una serra fredda. Se lo coltiviamo in giardino possiamo proteggere le piante con delle campane apposite, oppure coltivare l’Origano come pianta annuale.
Irrigazione e concimazione
Un altro nemico dell’Origano è l’eccessiva umidità: annaffiatela quindi con moderazione e in caso di un prolungato periodo senza piogge e afoso. La pianta tollera bene la siccità. Se viene coltivato in vaso, prevediamo irrigazione più regolari, avendo cura di bagnare quando il terreno si è asciugato. Nella coltivazione in vaso, è bene stendere uno strato di argilla espansa in fondo al contenitore e svuotare l’acqua dai sottovasi, per evitare marciumi radicali.
Per sostenere lo sviluppo dell’Origano, possiamo utilizzare un concime naturale, come lo stallatico pellettato o un fertilizzante consentito in agricoltura biologica, in autunno e all’inizio della primavera, per arricchire il terreno in cui andremo a seminare. Per la coltivazione in vaso possiamo utilizzare un concime organico liquido, da aggiungere all’acqua per l’irrigazione ogni 15 giorni da aprile fino a ottobre.
Le foglie si raccolgono d’estate, tra maggio e settembre, quando sono più aromatiche.
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