Coltivare le Tamerici nei giardini marini è una tradizione mediterranea. Queste piante sono infatti originarie di zone costiere in particolare dell’Asia e dell’Europa meridionale. Il nome Tamerici per esempio deriva dal nome antico di un fiume spagnolo (Tamaris).
Le Tamerici (Tamarix) fanno parte della famiglia delle Tamaricacee e comprende più di 50 specie: possiamo infatti trovare sia arbusti sia alberi che possono superare i 10 metri d’altezza, sia decidue sia sempreverdi.
Tutte però producono una ricca fioritura composta da spighe piene di piccoli fiori rosacei. Generalmente fiorisce in primavera e in estate ma ci sono specie che lo fanno inverno.
Le specie più diffuse e facilmente reperibili nei centri giardinaggio sono la Tamarix pentadra o ramosissima con rami rossastri e fioriture rosa autunnali oppure la Tamarix gallica, nota come Tamerice comune, che fiorisce in primavera da aprile a giugno.
Dove coltivare le Tamerici
Ama il caldo, il sole e non ha nessun problema con l’aria salmastra, i terreni sabbiosi e i forti venti tipici degli ambienti marini. Resistono alla siccità e riescono a vivere anche in terreni salini e costieri.
Tollera il gelo fino a -20°C e non ha problemi con l’aria inquinata, tant’è vero che viene spesso utilizzato anche nel verde pubblico cittadino.
Come coltivare le Tamerici in giardino
Le Tamerici possono essere coltivate sia come esemplari singoli sia in gruppo. Nel secondo caso dovremo tenere conto dello sviluppo delle piante e mantenere la distanza consigliata tra ogni esemplare, a seconda della specie di Tamerice. Quelle arbustive potranno crescere più vicine, gli alberi hanno bisogno di spazio.
Prepariamo le buche d’impianto che dovranno avere una profondità e una larghezza doppie rispetto al vaso di coltivazione in cui sono contenute le piantine. Integriamo sul fondo della buca una dose di concime granulare a lenta cessione. Approfittiamo della buca vuota per controllare il buon drenaggio dell’acqua: basterà versarne un po’ all’interno e verificare che sparisca rapidamente senza creare pozze. Il periodo migliore per il trapianto è l’autunno ma le specie con fioritura autunnale e invernale possono essere piantate anche all’inizio della primavera.
Per stimolare fioriture floride e una crescita rigogliosa della pianta, distribuiamo ogni 4 mesi una dose di fertilizzante a lenta cessione ai piedi delle piante.
Come irrigare le Tamerici
È una pianta che tollera bene la siccità ma se la aiutiamo non l’abbandoniamo a sé stessa crescerà meglio!
Le piante adulte, oltre i cinque anni, sono quasi autosufficienti e si accontentano dell’acqua piovana: hanno poche esigenze e radici molto profonde. Ma in estate e in caso di lunghi periodi senza piogge dovremo intervenire noi con l’irrigazione.
Le piante giovani, che non hanno ancora sviluppato un apparato radicale importante, vanno invece irrigate regolarmente.
Irrighiamo la base della pianta ed evitiamo di bagnare le foglie. Un’eccessiva umidità può favorire lo sviluppo di malattie fungine come l’Oidio.
Come potare la Tamerice
Al termine del periodo di fioritura, quando i fiori e le foglie saranno caduti, possiamo procedere alla potatura della Tamerice. Lo scopo è di eliminare i rami secchi e stimolare l’infoltimento della pianta, specialmente se viene usata come siepe frangivento.
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