Quella di coltivare le Ortensie è una tradizione nei giardini italiani. Sia per la maestosità dei fiori sia per la facilità di coltivazione.
L’Ortensia (Hydrangea) è una pianta da esterni caratterizzata da grandi fiori di forma sferica e bellissime foglie verde brillante. Pianta molto diffusa in Italia, è originaria della Cina ma si adatta benissimo al clima mite del nostro paese. Tipico fiore estivo, l’Ortensia è una pianta molto longeva e resistente, adatta anche alla coltivazione in vaso, in contenitori profondi.
Tra le varietà di Ortensia più comuni ricordiamo la classica Hydrangea macrophylla, l’Hydrangea paniculata dai fiori oblunghi, l’Hydrangea aspera con fiori a forma di farfalla, l’Hydrangea quercifolia dalle foglie simili a quelle delle Querce o l’Hydrangea petiolaris che è rampicante.
Come coltivare le Ortensie: temperature e luminosità
Le temperature tipiche dell’Italia sono ideali per coltivare l’Ortensia anche nei giardini del nord. È una pianta rustica e tollera bene anche le basse temperature. CI sono varietà che tollerano meglio il gelo: l’Hydrangea petiolaris resiste fino a -20°C mentre l’Hydrangea quercifolia soffre sotto i -5°C.
La posizione ideale dove coltivare le Ortensie è all’ombra, in una zona luminosa ma riparata dai raggi diretti del sole che possono seccare troppo il terreno. L’Ortensia predilige zone fresche e substrato sempre umido, soprattutto in estate.
Come coltivare e concimare le Ortensie
L’Ortensia è una pianta acidofila. Ciò significa che non tollera terreni troppo alcalini e preferisce substrati con un pH più acido, che dovrebbe oscillare tra 4,5 e 6,5. Più il terreno sarà acido e più i fiori acquisteranno una tonalità bluastra, mentre con un terreno più alcalino otterremo fioriture nei toni del lilla e del rosa.
Il terreno può essere reso meno alcalino con concimi specifici per piante acidofile a base di solfato di ferro. Scopri in questa notizia come misurare il pH del terreno.
Per la coltivazione optiamo per vasi di grandi dimensioni e utilizziamo un terriccio specifico per acidofile.
In seguito dobbiamo prevedere un programma di concimazione, sempre utilizzando un fertilizzante per acidofile. In giardino possiamo utilizzare un concime granulare a lenta cessione, mentre per la coltivazione in vaso meglio optare per un fertilizzante liquido.
Attenzione alla Clorosi
Se il terreno è troppo alcalino, la pianta può andare incontro a Clorosi ferrica, un disturbo che porta all’ingiallimento delle foglie e all’indebolimento della pianta. Per prevenire e risolvere il problema possiamo aggiungere all’acqua per l’irrigazione un concime liquido ad alto contenuto di ferro.
Per maggiori notizie sulla Clorosi, un problema tipico delle piante acidofile, leggi questa notizia!
Come irrigare le Ortensie
Le irrigazioni dovranno essere frequenti, intervenendo anche due volte al giorno quando il clima è arido e afoso.
Essendo una pianta acidofila predilige acqua piovana o acqua demineralizzata, che non presenta alte concentrazioni di calcio. Un’acqua calcarea tende a diminuire l’acidità del terreno.
Come potare le Ortensie
Al termine della fioritura possiamo eliminare i rami danneggiati e i fiori appassiti.