Possiamo coltivare le Melanzane con successo in giardino a patto di rispettare le particolari esigenze climatiche di queste piante. Le Melanzane adorano il caldo e non tollerano temperature inferiori ai 15°C. La temperatura ottimale di crescita è compresa tra i 22°C e i 24°C: oltre i 35°C le Melanzane soffrono il caldo e tendono a perdere i fiori.
Coltivare le Melanzane: quali varietà scegliere
Nella famiglia delle Solanacee possiamo scegliere tra tante varietà di Melanzana (Solanum melongena), differenti sia per il colore sia per la forma.
La Melanzana Violetta Lunga di Napoli 3 si contraddistingue per un frutto di forma allungata cilindrica, lungo fino a 20-22 cm, di colore viola intenso uniforme all’esterno e con polpa bianca all’interno. Ha un ciclo vegetativo medio-precoce.
La Melanzana Rotonda Bianca Sfumata Rosa si contraddistingue per i frutti grossi e rotondeggianti, leggermente scanalati, lunghi circa 12-15 cm, con buccia bianca sfumata irregolarmente di rosa-violetto e polpa bianca, soda e consistente, con pochissimi semi. Ha un ciclo vegetativo medio-tardivo.
- Melanzana Violetta Lunga di Napoli
- Melanzana Rotonda Bianca Sfumata Rosa
La Melanzana Baluroi F1 è un ibrido che produce un frutto allungato, del peso di circa 180-200 grammi. La pianta a un ciclo medio-precoce ed è molto resistente e adatta per coltivazioni di pieno campo.
La Melanzana Black Beauty ha un frutto molto grosso di forma rotondeggiante tendente all’ovale: un diametro di circa 10/15 cm e una lunghezza di circa 13/19 cm. I frutti hanno un colore violetto scuro uniforme, la polpa è bianca e con pochi semi. Ha un ciclo vegetativo medio-precoce.
La Melanzana Irene F1 è un ibrido a ciclo precoce, che produce un frutto ovale del peso di 300 grammi. Ha un’elevata capacità di allegagione anche nei periodi freddi e un’ottima tenuta post-raccolta.
- Melanzana Baluroi
- Melanzana Black Beauty
- Melanzana Irene
Come seminare le Melanzane
Le Melanzane possono essere seminate all’aperto nell’orto quando le temperature minime superano i 20°C. Quindi di solito tra aprile e maggio.
Manteniamo una distanza tra le file e tra le singole piante di 50 cm. Il seme va posizionato a 0,5 cm di profondità. Dopo aver seminato, irrigare bene l’aiuola.
Le Melanzane prediligono una posizione assolata. Evitate inoltre di seminare le Melanzane in una aiuola in cui nell’anno precedente sono state coltivate altre Solanacee (come Patate, Peperoni, Pomodori o le stesse Melanzane): il terreno potrebbe risultato troppo povero. Meglio effettuare una rotazione delle colture con una leguminosa che fissa l’Azoto nel suolo.
Possiamo anticipare la semina in una serra o in un semenzaio fin da febbraio, a patto di conservare le piantine con un temperature superiori a 15°C. Quando le piantine saranno spuntate, potremo trapiantarle nell’orto quando le minime superano i 20°C.
Poiché il frutto di alcune piante di Melanzane è molto pesante e grande, è bene prevedere un tutore per aiutare il fusto.
I frutti si raccolgono da giugno a settembre.
Il terreno ideale deve avere un pH 6,5/7 ed essere fresco, fertile, sciolto e ben drenato. Prima della semina, è buona norma preparare il “letto di semina” con 1-2 settimane di anticipo. Durante l’operazione di vangatura, possiamo incorporare un concime biologico, come lo Stallatico Pellettato. Dopo aver lavorato e concimato le aiuole, irrighiamole nei giorni precedenti alla semina: in questo modo stimoleremo la nascita di eventuali erbe infestanti che andremo facilmente a estirpare. Inoltre, durante queste annaffiare, osserviamo lo scorrimento dell’acqua e verifichiamo che non si formino ristagni e l’acqua defluisca perfettamente. Le Melanzane infatti temono i ristagni idrici.
Per questa ragione vanno irrigate con parsimonia: le Melanzane soffrono più per gli eccessi d’acqua che per la siccità, poiché hanno un apparato radicale che si spinge facilmente in profondità. L’ideale sarabbe utilizzare un impianto d’irrigazione a goccia.
Come difendere le Melanzane
Come molti ortaggi, anche le Melanzane possono essere oggetto di attacchi da parte di parassiti o malattie fungine.
A proposito di malattie fungine, quelle più frequenti con le Melanzane sono la Peronospora, la Fusariosi (Fusarium) e la Verticilliosi (Verticillium). Il primo modo per prevenire le malattie fungine è ridurre le irrigazioni e l’umidità del suolo, cercando di migliorare il drenaggio. Come abbiamo già scritto poco fa, le Melanzane non tollerano i ristagni d’acqua e lo dimostrano con la creazione di muffe e marciumi radicali.
In presenza di una malattia fungina è opportuno utilizzare un prodotto a base di rame consentito in agricoltura biologica. In forma preventiva possiamo utilizzare il Litotamnio, un prodotto naturale molto utile nell’orto. Si tratta di una polvere calcarea naturale di origine marina, ottenuta dalla micronizzazione delle alghe corallinacee tramite macinazione meccanica, che crea sulle foglie una barriera elastica impenetrabile da parte degli insetti e limita lo sviluppo delle malattie fungine per la sua consistenza basica.
Le foglie e fiori delle piante di Melanzana sono giudicate ghiotte da un buon numero di insettti parassiti: come gli Afidi, la Dorifora (Leptinotarsa decemlineata) e i Ragnetti rossi.
Afidi e Ragnetti Rossi pungono le foglie per succhiare le sostanze nutritive, debilitando la pianta. Gli Afidi inoltre lasciano sulla pianta una melata appiccicosa che facilita la formazione di malattie fungine. Le larve di Dorifora invece rosicchiano le foglie arrivando fino alla defogliazione della pianta.
Per una coltivazione biologica, è bene prevedere dei trattamenti preventivi con un Estratto di Ortica e un Sapone Molle: sostanze naturali che contrastano lo sviluppo di Acari, Afidi e Ragnetti Rossi. Inoltre il Sapone Molle lava via la melata degli Afidi, riducendo il rischio di malattie fungine. Per insetti come la Dorifora è utile a titolo preventivo un trattamento anche con Litotamnio: una polvere naturale che protegge dalle malattie fungine e ostacolo lo sviluppo di alcuni insetti.