Come coltivare la Salvia in vaso e in giardino

13 Febbraio 2020 ORTO

coltivare la Salvia

Quella di coltivare la Salvia è un’attività che noi italiani affrontiamo da millenni. Il suo nome deriva infatti dal latino “salvus” che significa “salvare” o “sicuro” o “sano”: una etimologia che ci ricorda come già gli antichi Romani attribuivano a questa pianta delle proprietà medicinali e benefiche.

La Salvia (Salvia officinalis) è una pianta perenne, erbacea o semiarbustiva, molto longeva e facile da coltivare. Oltre alle foglie profumatissime e molto utilizzate nella cucina italiana, la Salvia è anche una bellissima pianta decorativa grazie ai suoi delicati fiori color blu-violetto, che compaiono da maggio a luglio.

Per decorare e profumare il nostro orto o terrazzo possiamo inoltre contare su molte varietà, molto particolari. Oltre alla ben nota Salvia nella versione classica, esistono infatti numerose varietà con foglie variegate, purpuree, gialle, azzurre e anche con fragranze particolari: come per esempio la Salvia Ananas che ha un odore che ricorda il frutto tropicale oppure la Salvia Splendente Nana che produce bellissimi fiori di colore rosso scarlatto da giugno a ottobre.

Coltivare la Salvia: iniziamo dalla semina

La Salvia si può coltivare sia nell’orto sia in vaso sul terrazzo: preferisce una posizione assolata ma cresce bene anche in mezz’ombra. È una pianta resistente al caldo e anche al freddo, fino a -5°C.

È una pianta perenne e se avete la pazienza di proteggerla in inverno diventerà un bellissimo arbusto. Se il clima dovesse scendere troppo in inverno nella vostra zona, potete proteggere la Salvia in vari modi: se viene coltivata in vaso basta spostarla in una serra fredda protetta, se invece viene coltivata in giardino potete coprire la pianta con un cappuccio di tessuto-non-tessuto (Tnt) e proteggere il terreno con uno strato di pacciamatura con materiali inerti, come per esempio la corteccia o il lapillo vulcanico.

Ricordatevi di non seminarla nello stesso vaso del Rosmarino, perché non amano crescere insieme.

Utilizzando un terriccio biologico, possiamo seminare la Salvia già da marzo in una serra protetta, per poi spostare le piantine già germogliate nell’orto o in un vaso più capiente quando le temperature esterne si alzano. Per la semina all’aperto possiamo affrontare l’intervento da aprile a giugno. La raccolta si ottiene tutto l’anno.

Come curare la Salvia

La Salvia deve essere ben innaffiata al momento dell’impianto, dopodiché si bagna con parsimonia poiché sopporta bene i periodi di siccità ma teme gli eccessi. I ristagni d’acqua possono infatti provocare marciumi e asfissie radicali. Per questa ragione, nella coltivazione in vaso è consigliabile stendere uno strato di biglie di argilla espansa sul fondo del contenitore ed eliminare sempre l’acqua stagnante in eccesso nel sottovaso dopo l’irrigazione.

Gradisce una sola concimazione, in autunno, con un fertilizzante granulare specifico per piante da orto di tipo organico, cioè biologico.

È una pianta molto longeva, ma conviene rinnovare le piantine ogni 3-4 anni, perché le foglie nel corso del tempo diventano più coriacee e meno profumate.

Per stimolare la produzione di foglie aromatiche è consigliabile eliminare i fiori, per evitare dispersioni di energia della pianta.

Non esige potature: si taglia solo quando la pianta diventa troppo ingombrante ed è necessario dargli una “forma”.

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