Se state cercando una alternativa ai Gerani sul terrazzo potete provare a coltivare al Lantana. La Lantana (Lantana camara) può essere coltivata come cespuglio in giardino; ma anche in vaso sul terrazzo. Offre i vantaggi di avere una bella fioritura e di richiedere una bassa manutenzione. Purtroppo teme il freddo.
Coltivare la Lantana: attenzione al gelo e alle bacche
La Lantana è un arbusto sempreverde originario dell’America tropicale ed è molto apprezzata per la bella fioritura estiva: da maggio ad agosto compaiono piccole ombrelli tondeggianti di fiorellini gialli, arancio, rosa o rossi. Spesso i fiori diventano più scuri nel corso dei giorni, quindi ogni infiorescenza assume sfumature diverse, con un bellissimo effetto. Inoltre esistono molte varietà di Lantana: la Cloth of Gold ha fiori giallo vivo, la Rose Queen ha boccioli salmone e fiori rosa mentre la Snow Queen ha fiori bianchi.
Nel sud Italia si coltiva anche in giardino, mentre nel nord viene coltivato in vaso. Teme il freddo e sotto i 6°C dobbiamo proteggerla in una serra. Le piante coltivate in vaso si portano all’aperto in aprile-maggio e si ricoverano in serra all’inizio dell’autunno.
Va collocata in una posizione luminosa e ben aerata, altrimenti fiorisce poco. Non il freddo ma neanche il caldo eccessivo.
Va innaffiata in modo regolare e abbondante in estate, mentre durante l’inverno è sufficiente mantenere appena umido il substrato. Può sopportare un breve periodo di siccità, che però, proprio come per la mancanza di luce, si traduce in una scarsa fioritura. Va curato benissimo il drenaggio poiché la Lantana teme i marciumi radicali. Sul fondo del vaso stendete uno strato di 5 cm di biglie di argilla espansa per migliorare il drenaggio.
Per la coltivazione in vaso possiamo usare un terriccio specifico per piante da fiore. Da maggio a settembre va concimata ogni 10 giorni con un fertilizzante liquido specifico per piante da fiore.
È consigliabile rinvasarla ogni anno, possibilmente all’inizio della primavera, in marzo.
In autunno si potano gli arbusti, accorciando di circa un terzo i rami per favorire lo sviluppo di una pianta più densa e compatta.
In seguito alla fioritura segue la produzione di piccole bacche nere: attenzione, sono tossiche quando sono acerbe e andrebbero evitate anche quando sono mature.