Possiamo coltivare la Camelia se vogliamo avere delle fioriture spettacolari da fine gennaio fino a marzo-aprile. La Camelia (Camellia japonica) è apprezzata da molti giardinieri proprio per la sua ricca fioritura che anticipa l’arrivo della primavera, ma anche per il fogliame molto decorativo. Di origine asiatica, è una pianta acidofila: quindi non sopporta il calcare e ama i terreni con pH acido. Richiede qualche attenzione in più, ma si coltiva bene quasi in tutta Italia, sia in giardino sia in vaso.
Coltivare la Camelia: è una pianta acidofila
Predilige posizioni semi-ombreggiate, con clima fresco e pochi sbalzi di temperatura. Resiste bene al freddo fino a -10°C ma teme le gelate primaverili. Non ama i raggi diretti del sole: va collocata in mezz’ombra in primavera e ombra in estate. Meglio quindi una esposizione a nord o a est. Teme i venti freddi che fanno cadere i boccioli e quelli salmastri che “bruciano” la vegetazione.
Trattandosi di una pianta acidofila, il terreno dovrà essere avere un pH acido. Se necessario possiamo correggerlo: leggi questa notizia per scoprire come fare.
La Camelia richiede nei mesi caldi innaffiature regolari e moderate. Il buon drenaggio è fondamentale per mantenere in salute la pianta. Innaffiare con acqua priva di calcare.
In fioritura si fornisce un concime liquido per acidofile ogni 10 giorni. Dopo la fioritura possiamo utilizzare un concime a lenta cessione per acidofile.
In autunno è gradita una pacciamatura con corteccia per mantenere l’umidità.
Non va potata, se non per ripulire da parti secche o cimare rametti esili e allungati.
Possiamo coltivare la Camelia anche in vaso. Usiamo un contenitore molto ampio e profondo, avendo cura di stendere sul fondo uno strato di 5 cm di biglie di argilla espansa per migliorare il drenaggio. Usiamo un terriccio per acidofile, rinvasiamo ogni 2 anni e concimiamo con maggiore generosità, specialmente nel periodo della fioritura, con un fertilizzante specifico per acidofile.
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