Come coltivare la Arnica montana: bella e utile!

14 Maggio 2021 CASA-TERRAZZO, GIARDINO

coltivare la Arnica montana

Possiamo coltivare la Arnica montana sia le proprietà curative di questa particolare pianta, sia per scopi ornamentali poiché i suoi grandi fiori colorati sono molto decorativi e delicatamente profumati.

La Arnica montana è molto utilizzata in erboristeria poiché stimola la circolazione e ha proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche e antidolorifiche. Si usa solo per uso esterno e non si mangia: con i suoi fiori si ottengono delle pomate e delle tinture utili per ridurre il dolore dovuto a traumi, come urti e cadute e per favorire il riassorbimento dei lividi. È utile in caso di distorsioni, slogature, contusioni, ematomi e flebiti superficiali; inoltre può essere usata contro i dolori muscolari e articolari. Grazie alle sue proprietà antisettiche trova impiego anche nelle infiammazioni della pelle e per trattare localmente foruncoli e punture di insetto. Non va usata sulla pelle ferita.

Ma la Arnica è anche una bellissima pianta ornamentale: i suoi grandi fiori, che ricordano delle Margherite, spuntano in estate e durano fino all’autunno dimostrandosi un’ottima risorsa per colorare aiuole fiorite in giardino o i vasi da appendere sul terrazzo.

Coltivare la Arnica montana in vaso e in giardino

La Arnica appartiene alla famiglia delle Asteracee e cresce in modo spontaneo nelle brughiere e su prati aridi: è quindi una pianta rustica e che non richiede grandi cure, specialmente nella coltivazione in giardino.

Il luogo ideale per la sua crescita deve essere soleggiato, in modo da ottenere maggiori fioriture. Si adatta bene sia alle alte sia alle basse temperature.

Si adegua a qualsiasi tipo di terreno, a patto che consenta un ottimo drenaggio dell’acqua.

Per la coltivazione in giardino possiamo preparare il letto di semina con una settimana di anticipo, avendo cura di rendere morbido e poroso il terriccio, di rompere le zolle più dure e di integrare un concime organico come lo Stallatico pellettato. In seguito non è necessario concimare: la pianta troverà le risorse da sé in giardino.

Per la coltivazione in vaso possiamo scegliere un contenitore mediamente grande purché abbastanza profondo: la pianta cresce circa 60 cm ma ha una radice tuberosa. Per migliorare il drenaggio dell’acqua in eccesso ed evitare marciumi radicali, vi suggeriamo di stendere sul fondo del vaso uno strato di 5-10 cm (dipende dalla altezza del contenitore) di biglie di argilla espansa. In seguito possiamo riempire con un terriccio biologico universale. In questo caso dovremo poi prevedere un programma di concimazione: poiché la Arnica montana apprezza terreni leggermente acidi, vi suggeriamo di utilizzare un fertilizzante liquido per piante acidofile da diluire nell’acqua dell’irrigazione da aprile fino a settembre.

L’irrigazione deve essere regolare durante la primavera e l’estate, in particolare in presenza di clima secco o afoso. In autunno e in inverno possono essere sufficienti le piogge. In caso di coltivazione in vaso dovremo invece fare in modo che il terriccio risulti sempre inumidito e senza ristagni d’acqua, sia nei mesi caldi sia in quelli freddi.

Per stimolare l’emissione di nuovi fiori, tagliamo quelli che man mano appassiranno.

Nella coltivazione in giardino è bene estirpare le eventuali piante infestanti, che rischiano di soffocare l’Arnica e togliergli le sostanze nutritive.

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