Possiamo coltivare il Carpino bianco in giardino come esemplare singolo ma più frequentemente viene utilizzato per realizzare siepi, anche geometriche, e pareti verdi frangivento. È ottimo anche per difenderci dallo smog cittadino.
Il Carpino bianco (Carpinus betulus) è un albero elegante e molto rustico e adattabile a qualsiasi giardino. La corteccia è grigio-chiaro e la sua ampia chioma è composta da foglie ovali e dentellate. È una pianta decidua, quindi perde le foglie in autunno. Le foglie cambiano così colore nei mesi freddi, diventando gradualmente da verdi a giallo scure. Le foglie secche perdurano sulla pianta fino alla rinascita del nuovo fogliame in primavera.
Coltivare il Carpino: scegliamo tra tante varietà
Possiamo scegliere tra diverse varietà con caratteristiche diverse. Il Carpinus betulus Purpurea ha foglie di colore porpora mentre il Carpinus betulus Incisa ha foglie più piccole e con margini molto dentati. Se desideriamo coltivare una pianta singola possiamo scegliere il Carpinus betulus fastigiata che ha una forma conica. Per la coltivazione in vaso possiamo invece puntare sul Carpinus betulus Pyramidalis con chioma piramidale e crescita lenta.
Il Carpino bianco (Carpinus betulus) è una pianta diversa dal Carpino nero (Ostrya carpinifolia). Quest’ultimo si distingue per le foglie più allungate e soprattutto per la corteccia scura.
Dove coltivare il Carpino
Una posizione luminosa e in pieno sole è più indicata, ma il Carpino cresce bene anche in mezz’ombra. Tollera il freddo, lo smog e il freddo fino a -15°C.
Pur tollerando il gelo, è buona norma stendere in autunno uno strato di pacciamatura con corteccia ai piedi del fusto.
Come trapiantare il Carpino in giardino
Il periodo migliore per trapiantare un Carpino va da gennaio a marzo.
Realizziamo le buche d’impianto con qualche settimana in anticipo rispetto al trapianto, in modo da controllare il perfetto drenaggio dell’acqua e far penetrare la prima concimazione nel terreno. In questo periodo possiamo lasciare i vasi dei Carpini vicino alle buche, in modo che inizino ad adattarsi al clima.
La buca dovrà essere profonda e larga il doppio rispetto alle dimensioni del vaso in cui è contenuta la pianta. Se desideriamo realizzare una siepe, manteniamo una distanza di circa 45 cm tra ogni buca. Irrighiamo la buca e verifichiamo il perfetto drenaggio dell’acqua: il terreno deve assorbirla come una spugna e non devono formarsi pozze. In quest’ultimo caso dovremo correggere la composizione del terreno per migliorare il drenaggio dell’acqua: per esempio creando una buca più profonda e stendendo sul fondo uno strato di materiale drenante, come la sabbia.
Approfittiamo dell’occasione per integrare nel suolo delle buca una dose di concime naturale, come lo stallatico pellettato, o di un fertilizzante granulare a lenta cessione.
Come concimare il Carpino
Dopo la prima concimazione all’atto del trapianto, possiamo ripetere l’operazione 2 volte all’anno, all’inizio della primavera e dell’autunno. Possiamo usare un concime naturale o un fertilizzante granulare per piante da fiore.
Come irrigare il Carpino
In primavera e in estate dovremo irrigare generosamente la siepe di Carpino. In autunno possiamo moderare le irrigazioni fino a sospendere in inverno, quando le temperature si avvicinano allo zero.
Come potare il Carpino
Tollera senza problemi potature ripetute ed è quindi adatta per realizzare siepi geometriche. La potatura di formazione si effettua alla fine dell’estate.