Alimentare i pesci rossi in modo corretto è il primo modo per garantire una lunga vita a questi animaletti che, per natura, sono abbastanza longevi. Vivono mediamente 15 anni ma ci sono specie che possono arrivare fino a 30 anni.
Il pesce rosso fa parte della famiglia delle Cyprinidae ed è un lontano parente della nota Carpa (Cyprinus carpio). Appartiene al genere Carassius e il suo nome scientifico è Carassius Auratus.
È uno dei pesci d’acqua dolce più diffusi al mondo ed esistono oltre 120 varietà differenti di Carassius Auratus, spesso incroci ottenuti dall’uomo, differenti per la forma e il colore. Ci sono anche pesci rossi selvatici che possono raggiungere i 3 kg di peso. Quelli che alleviamo in casa negli acquari rimangono invece più piccoli.
Il colore rosso è determinato dalla temperatura dell’acqua nei primi mesi di vita. Se dal terzo all’ottavo mese l’acqua ha una temperatura superiore a 20°C diventeranno rossi, altrimenti avranno una livrea scura olivastra come i pesci “normali”.
Come alimentare i pesci rossi
Se allevati in libertà i pesci rossi hanno un comportamento onnivoro e si cibano sia di vegetali sia di piccoli crostacei.
Il modo migliore per alimentare un pesce rosso in acquario prevede l’impiego di appositi mangimi correttamente bilanciati per questi animali e a base di cereali, soia, alghe, pesci e crostacei.
Forniamo i mangimi 2 o 3 volte al giorno, ma senza esagerare. La principale causa di morte prematura dei pesci rossi è un’alimentazione esagerata: un errore in cui ci induce lo stesso pesce poiché è sempre a caccia di cibo. È buona norma fornire una porzione che il pesce possa finire in meno di due minuti.
Gli avanzi di cibo inoltre sporcano l’acquario e lo contaminano. I mangimi in fiocchi galleggiano e in caso di eccesso possiamo facilmente rimuoverli.
L’importanza dell’acqua
L’acqua dell’acquario va cambiata frequentemente: almeno una volta alla settimana. È necessario per rimuovere gli avanzi cibo e i detriti organici che si trasformano in nitriti e fosfati dannosi per i pesci.
Anche se è presente un filtro, l’acqua va cambiata. Il filtro ci garantisce che l’acqua sia sempre in movimento e pulita, ma i residui organici e chimici vanno periodicamente eliminati.
Attenzione infine alla temperatura dell’acqua, che dovrà essere compresa tra i 18°C e i 20°C, senza mai oltrepassare i 23°C. Per questa ragione l’acquario non va esposto al sole. Per tenere sotto controlla la temperatura dell’acqua possiamo usare un apposito termometro per acquari.
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